Verso una Svizzera senza tabacco né nicotina
L’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo (AT Svizzera) è il centro di competenza per la prevenzione del tabagismo in Svizzera. Quale organizzazione mantello in questo ambito, AT Svizzera conta oggi tra i suoi aderenti oltre 50 associazioni. Essa offre ai suoi membri una vasta rete di esperte e esperti, e fornisce loro conoscenze specialistiche sul controllo e la prevenzione del tabagismo. Con i suoi servizi, che sono fondati su dati scientifici consolidati, e la sua rete di contatti, che conta tutti i principali enti attivi su questo fronte, la nostra associazione si impegna per fare in modo che la popolazione svizzera possa vivere in buona salute e liberarsi dalla dipendenza dal fumo. Al contempo, AT Svizzera offre il suo aiuto alle persone che desiderano smettere di fumare e disintossicarsi dalla nicotina.
Purtroppo, gran parte della popolazione svizzera considera ancora «normale» il consumo di prodotti di tabacco e di nicotina. Pertanto, un importante asse strategico di AT Svizzera è attirare l’attenzione su questo aspetto e rimetterlo in discussione (denormalizzazione del consumo). Un’altra priorità del nostro lavoro è la protezione dei giovani: AT Svizzera vorrebbe riuscire a persuadere chi fuma che la migliore soluzione è senz’altro smettere. Infine, la nostra associazione mira a rafforzare la protezione di tutta la popolazione dal fumo passivo.
23.02.2024 |News
Dilaga tra i giovani la dipendenza da sigarette elettroniche: l’Organizzazione mondiale della sanità chiede la rapida adozione di misure per arginare questo preoccupante fenomeno
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha lanciato un appello urgente ai governi di tutto il pianeta, invitandoli ad adottare misure rigorose per regolamentare le sigarette elettroniche e arginare così il loro crescente dilagare tra i giovani.
L’invito ad agire (Call to action) lanciato dall’OMS comprende una scheda tecnica con un piano completo per affrontare quella che, considerata l’esplosione della dipendenza da sigarette elettroniche tra i giovani, è diventata una vera e propria epidemia. «Il consumo di sigarette elettroniche tra i bambini e gli adolescenti sta aumentando a un ritmo allarmante», constata il Dr. Rüdiger Krech, responsabile presso l’OMS della divisione Promozione della salute.
L’OMS raccomanda in particolare di vietare gli aromi di qualsiasi tipo (ad es. il mentolo) e di limitare gli elementi pubblicitari il cui scopo è attirare i giovani verso questi prodotti. Propone inoltre di introdurre tutta una serie di limiti, in particolare per quanto riguarda la concentrazione e la quantità di nicotina, e la capacità delle cartucce e delle batterie che alimentano questi dispositivi, così da ridurre le emissioni di nicotina e di sostanze tossiche. Raccomanda anche – e questo è un aspetto nuovo – di vietare tutte le funzioni che consentono di trasferire dati dal dispositivo a terzi. Ciò concerne, ad esempio, le app per smartphone che raccolgono dati personali e possono così influire sul consumo del prodotto. L’OMS è la prima organizzazione a richiamare l’attenzione sui possibili problemi legati al monitoraggio e al controllo a distanza delle sigarette elettroniche da parte dei fabbricanti.
Il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, sottolinea la gravità della situazione: «i giovani vengono attirati verso le sigarette elettroniche sin dalla più tenera infanzia e cadono così in una trappola, con il rischio di diventare dipendenti dalla nicotina».
Questa affermazione riflette i risultati del rapporto, dal quale emerge che in tutte le regioni monitorate dall’OMS le ragazze e i ragazzi tra 13 e 15 anni fumano sigarette elettroniche più frequentemente degli adulti, una tendenza favorita dall’aggressività delle strategie di marketing dispiegate delle multinazionali del tabacco. Anche in Svizzera i piazzali delle scuole sono travolti da uno tsunami di nicotina. D’altra parte, la scheda tecnica dell’OMS analizza bene come le aziende del tabacco utilizzano i social, fanno leva sugli influencer e ricorrono a migliaia di aromi e design accattivanti per rivolgersi in modo mirato ai giovani e ai giovanissimi. Per questo motivo, l’OMS invita anche a regolamentare il design e le confezioni di questi prodotti, vietando il ricorso a caratteristiche particolarmente attrattive.
Le sigarette elettroniche contenenti nicotina non solo inducono una forte dipendenza, ma comportano anche notevoli rischi per la salute. Sebbene manchino ancora dati esaustivi sui loro effetti a lungo termine, si sa che le sostanze tossiche che rilasciano sono collegate a tumori e a malattie cardiache e polmonari. L’OMS si dice anche preoccupata per gli effetti delle sigarette elettroniche sullo sviluppo cerebrale dei giovani e per l’esposizione delle persone che stanno loro attorno.
Infine, l’OMS invita a distinguere tra le sigarette elettroniche vendute quali prodotti di consumo e determinati dispositivi omologati e utilizzati sotto controllo medico. Ricorda che l’efficacia delle sigarette elettroniche per smettere di fumare non è stata dimostrata e che la loro promozione quali prodotti di consumo a questo scopo andrebbe vietata. L’argomentazione molto diffusa, secondo la quale il rischio legato alle sigarette elettroniche sarebbe del 95% inferiore a quello legato alle sigarette convenzionali è una leggenda metropolitana, che si riferisce a ricerche scientifiche per lo meno lacunose, per non dire sospette. Nel quadro di una terapia per smettere di fumare, le sigarette elettroniche andrebbero regolamentate come un farmaco, attorno alla cui somministrazione vanno garantite adeguate condizioni cliniche.
L’approccio particolareggiato adottato dall’OMS è un passo avanti decisivo nella comprensione di questo preoccupante fenomeno. L’OMS invita i governi e i servizi chiamati a tutelare la sanità pubblica a porre delle priorità e a lottare contro l’influsso esercitato dall’industria del tabacco e delle sigarette elettroniche. La pubblicità per questi prodotti si rivolge essenzialmente alle nuove generazioni, con tutti i possibili rischi negativi che ciò comporta, quali l’esacerbazione delle disuguaglianze a livello sanitario. Ci auguriamo che la ferma posizione dell’OMS a livello globale e nazionale trovi ora un’eco anche presso le nostre autorità federali, in modo da avviare i necessari cambiamenti politici e dare una svolta radicale alla lotta contro la dipendenza da nicotina tra i giovani.
Fonti OMS:
OMS: scheda tecnica concernente l’invito ad agire contro le sigarette elettroniche
Altre fonti:
- https://profglantz.com/2023/12/15/who-issues-important-call-to-action-on-ecigs/
- https://www.reuters.com/business/healthcare-pharmaceuticals/ban-flavoured-vapes-who-says-urging-tobacco-style-controls-2023-12-14/
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