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30.10.2020 |News

L’imposta sul tabacco salva vite umane: il Consiglio nazionale approva l’imposizione delle sigarette elettroniche

Oggi il Consiglio nazionale ha adottato la mozione che chiede di estendere l’imposta sul tabacco anche alle sigarette elettroniche, una decisione che l’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo accoglie con molto favore. Per garantire l’efficacia dell’imposta, tuttavia, è necessario abolire le aliquote al ribasso – quelle che non gravano a sufficienza i nuovi prodotti – e aumentare in generale l’imposizione di tutti i prodotti contenenti tabacco e nicotina.  

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), l’imposizione dei prodotti contenenti tabacco e nicotina è uno dei mezzi più efficaci per prevenirne il consumo. Purtroppo va detto che, rispetto al resto del continente, in questo ambito la Svizzera rimane il fanalino di coda. Se anche il nostro paese intende ridurre il numero dei fumatori e delle fumatrici, così come quello dei decessi dovuti al fumo, è indispensabile aumentare l’aliquota d’imposta e tassare in modo adeguato tutti i prodotti contenenti tabacco e nicotina.

Abolire le aliquote al ribasso!

Nel 2012 le sigarette elettroniche sono state esentate dall’imposta sul tabacco. Conseguenza: ora risultano troppo convenienti e attraenti per i bambini e per gli adolescenti. Senza dimenticare che vengono promosse con campagne pubblicitarie molto aggressive proprio nella fascia di popolazione più giovane. Lo stesso vale anche per tutti i cosiddetti prodotti «alternativi».

In linea generale, in Svizzera i prodotti del tabacco sono ancora soggetti a imposte eccessivamente basse. Nel nostro paese l’aliquota media è del 61,9% (il 54,1% corrisponde all’imposta sul tabacco), ed è pertanto notevolmente inferiore a quella raccomandata dall’OMS, ossia il 75% del prezzo al dettaglio. In particolare, i prodotti nuovi (quali le sigarette elettroniche, lo snus e altri tabacchi destinati al consumo orale, oppure i prodotti a tabacco riscaldato) non sono affatto tassati o, se lo sono, beneficiano di aliquote particolarmente basse. Nel caso dello snus, ad esempio, l’aliquota è del 6%, mentre per i prodotti a tabacco riscaldato è del 12%. Per proteggere nel miglior modo possibile la fascia di popolazione più giovane occorre aumentare l’imposizione di tutti questi prodotti.

L’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo accoglie con favore la reintroduzione dell’imposta sulle sigarette elettroniche, poiché tasse elevate ostacolano l’accesso dei giovani ai prodotti nocivi e riducono il loro consumo di sigarette elettroniche.

Attribuire maggiori competenze al Consiglio federale

Per garantire un’imposta sul tabacco orientata in funzione degli obiettivi di salute pubblica, occorre concedere nuovamente al Consiglio federale la facoltà di aumentarne l’aliquota. L’ultimo aumento risale all’aprile 2013, quando il prezzo del pacchetto di sigarette rincarò di 10 centesimi. Se dal 2003 in poi il Consiglio federale aumentò l’imposta sul tabacco di complessivi CHF 01.70, non bisogna dimenticare che, nello stesso periodo, le multinazionali del tabacco aumentarono parallelamente i loro utili di CHF 02.00. Purtroppo, il Consiglio federale non ha più voce in capitolo poiché alla fine del 2016, nell’ambito della revisione della legge federale sull’imposizione del tabacco, il Parlamento decise di non rinnovare questa sua facoltà, « congelando » in tal modo a tempo indeterminato le relative tasse.

Modelli europei

Sono sempre più numerosi i paesi che riconoscono i vantaggi arrecati da un’imposizione efficace del tabacco. Nel 2019, il prezzo medio di un pacchetto di sigarette in Svizzera era di CHF 08,14. A titolo di confronto, dopo l’ultimo aumento deciso nell’aprile 2020, il prezzo di un pacchetto di sigarette nei Paesi Bassi dovrebbe salire a 10 € entro il 2023. Anche in Francia negli ultimi anni il prezzo del pacchetto di sigarette è aumentato sulla scia dell’imposta sul tabacco, situandosi, alla fine del 2020, attorno a 10 €. In questo senso, le isole britanniche vanno considerate un modello per la Svizzera: là il prezzo di un pacchetto di sigarette si situa da tempo ad un livello elevato (Irlanda: 13.50 €, Regno Unito: 10 €), ciò che ha portato anche a una diminuzione della prevalenza di fumatori.


Mozione 19.3958: Imposizione delle sigarette elettroniche

Con questa mozione, la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati chiede al Consiglio federale di elaborare un progetto legislativo che ponga le basi legali per l’imposizione delle sigarette elettroniche. Allo stesso tempo, poiché si ritiene che il rischio presentato dalle sigarette elettroniche sia meno elevato, esse andranno assoggettate a un’aliquota inferiore rispetto a quelle convenzionali. La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale, da parte sua, ha introdotto una modifica alla mozione, proponendo che le disposizioni concernenti questa imposizione entrino in vigore solo dopo l’adozione della legge federale sui prodotti del tabacco.


Se ha domande, si rivolga a

Luciano Ruggia

direttore

 031 599 10 20

luciano.ruggia@at-schweiz.ch

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