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15.03.2024 |News

L’inesplicabile e colpevole negligenza delle autorità a fronte delle milioni di sigarette elettroniche usa e getta illegali sul mercato svizzero

La Confederazione non fa niente per far rispettare le leggi.

Una legge deve essere rispettata e applicata, e in caso di inosservanza le autorità sono tenute ad agire adottando misure repressive adeguate. Tuttavia, quando si tratta di fumo, e in particolare di sigarette elettroniche, questo auspicio si sta trasformando in una pia illusione. Dal loro arrivo sul mercato, un numero allarmante di sigarette elettroniche usa e getta, meglio conosciute con il marchio «Puff bar» e che contengono ingenti quantità di sali di nicotina, ha invaso illegalmente il mercato svizzero ed europeo. In Svizzera, questa piaga sta crescendo in modo esponenziale e del tutto incontrollata, complice anche la totale inerzia delle autorità pubbliche. Milioni di questi dispositivi usa e getta, che violano apertamente le norme vigenti, sono facilmente reperibili sul mercato e i giovani possono procurarseli con un semplice clic e senza il minimo controllo. Nonostante la piena consapevolezza di questo grave problema, la Confederazione persiste nell’immobilismo.

Ordinamento giuridico

Secondo la vigente legge, nessuna sigaretta elettronica cosiddetta a sistema chiuso, in pod (capsule) o in versione monouso, può superare il limite di 2 millilitri di volume di liquido o una concentrazione di nicotina superiore a 20 mg/ml. Si tratta di una norma stabilita da una direttiva europea del 2014, recepita anche in Svizzera. Abbiamo evidenziato questo quadro giuridico e denunciato a più riprese l'elevata diffusione di questi prodotti già nel 2023.[i] La nuova legge sui prodotti del tabacco (LPTab) non farà altro che riprendere questi limiti nella loro attuale misura.

Un volume di 2 ml di liquido si traduce per una sigaretta elettronica in un massimo di 800 tiri, boccate o puf, che dir si voglia. Di conseguenza, qualsiasi prodotto che dichiara un numero di boccate superiore a 800 deve avere una capacità della cartuccia superiore a 2 ml. Stiamo assistendo a un costante aumento sia del volume di liquido che della quantità di boccate offerte. Ad oggi, stimiamo che più della metà delle sigarette elettroniche monouso presenti sul mercato superi questo limite legale.

Figura 1 : Puff Turbo 16000, 30 ml, in vendita con una decina di aromi assortiti: https://www.wevappy.ch/cigarette-electronique/puff-jetable-e-cigarette-jetable/puff-turbo-16000-strawberry-coolplay-e-cigarette-jetable (sito consultato il 28.02.2024)

Mentre le sigarette elettroniche usa e getta da 1’500 o 2’500 tiri sono comunemente disponibili sui siti di vendita online o nei negozi, ora vediamo prodotti che consentono di fare anche più di 10’000 tiri. Un esempio lampante di questa tendenza verso prodotti sempre più potenti e potenzialmente più pericolosi è la nuova «Puff Turbo 16000 Strawberry Coolplay - 16000 puff - Jetable», disponibile al prezzo di CHF 26,90 sul sito web wehappy.ch. La cartuccia di questo prodotto contiene 30 millilitri di liquido, ovvero 15 volte il limite legale.

A titolo di paragone, una Elfbar da 600 tiri viene solitamente venduta a circa 8 franchi. Ciò significa che per ottenere la stessa quantità di nicotina di un singolo Puff Turbo 16000, si dovrebbero spendere circa 214 franchi in Puff Elfbar da 600 tiri. Risulta pertanto evidente che, in termini di vantaggi economici, per i giovani è più conveniente acquistare prodotti a più alta concentrazione.

Tabella 1: Questa tabella mostra alcuni prodotti presenti sul sito Wevappy.ch selezionati in base al volume del serbatoio. Su WeVappy.ch, alla voce e-cig sono elencati 339 prodotti, la maggior parte dei quali supera il limite legale di 2 ml (sito consultato il 28.02.2024). * Elfbar 800 è in vendita sul sito Vape.ch (sito consultato il 28.02.2024).

Se, stando a quanto afferma la società Elfbar[ii], il prodotto Elfbar 800 è l’equivalente in nicotina di 60 sigarette, ciò significa che una e-cig monouso dalla capacità di 16'000 tiri sarebbe l’equivalente di 1'200 sigarette.

Figura 2: raffronto tra Elfbar 600 (legale) e Coolplay Turbo 16000 (illegale) per quanto riguarda l’equivalente in sigarette e il prezzo di vendita sul sito WeVappy.ch (sito consultato il 28.02.2024)

La logica del profitto dietro il commercio di sigarette elettroniche illegali

Comprendere le dinamiche finanziarie che fanno prosperare questo mercato e analizzare i margini di profitto dei venditori sono chiavi di lettura della massima importanza. Acquistando direttamente in Cina dalle fabbriche responsabili della quasi totalità della produzione mondiale di questi articoli, i rivenditori evitano tutti gli intermediari della distribuzione e possono dunque ottenere profitti netti dell'80-90%. Per alcuni prodotti, è facile arrivare a un profitto di circa 19’000 franchi svizzeri per 1’000 unità vendute. Stimiamo che alcuni punti vendita smercino senza difficoltà 1’000 articoli monouso a settimana. L'idea che un negozio specializzato in puff possa raggiungere un profitto netto di quasi un milione di franchi all'anno non è affatto inverosimile, soprattutto se si considera che si tratta in gran parte di prodotti illegali. E i controlli, compresi quelli fiscali, e le eventuali multe? Secondo le informazioni in nostro possesso sono assenti.

Concentrazioni eccessive di nicotina, le criticità persistono

La stessa direttiva europea del 2014 che limita i volumi delle sigarette elettroniche a sistema chiuso impone anche un limite massimo alla concentrazione di nicotina nei liquidi, che non deve superare i 20 mg/ml (spesso espressi in modo fuorviante sulle confezioni con la percentuale «2%»), una dose già considerata elevata. Sin da marzo 2022 AT Svizzera aveva messo in guardia dalla diffusione sul mercato nostrano di prodotti contenenti concentrazioni illegalmente elevate di sali di nicotina, che talvolta arrivano fino a 60 mg/ml.[iii] Secondo i dati in nostro possesso, alcuni Cantoni hanno reagito obbligando certi negozi a ritirare questi prodotti dalla vendita. Tuttavia, questi prodotti sono ancora disponibili su Internet o nei Cantoni che non hanno effettuato alcun controllo.

Sul sito puffbar.eu si possono ancora acquistare senza problemi puff contenenti una concentrazione illegale di 50 mg/ml di nicotina e farseli consegnare in Svizzera. Allo stesso modo, è facile ordinare sigarette elettroniche usa e getta direttamente dai rivenditori online cinesi, senza restrizioni sul volume o sulla concentrazione di nicotina, e farsele consegnare a casa in Svizzera.

Figura 3 : prodotto da 50 mg/ml di nicotina in vendita sul sito https://puffbar.eu/de/puff-flow/48-cool-mint.html (consultato il 28.02.2024)

La nuova Legge sui prodotti del tabacco (LPTab), la cui efficacia è dubbia e che per giunta entrerà in vigore con anni di ritardo, si limita a riprendere le norme europee del 2014. Ma se non si compie alcuno sforzo serio per garantire il rispetto delle normative in vigore, la LPTab non contribuirà affatto a migliorare la situazione, come sembra fingere di credere la Confederazione.

Il problema è serio: centinaia di siti internet, fra cui anche Galaxus!

Considerata la crescente portata del fenomeno e la palese inerzia mostrata dalle autorità federali, all'inizio di marzo 2024 abbiamo inviato una lettera diretta a tutti i chimici cantonali svizzeri, chiedendo loro di intervenire. Per aiutare le autorità cantonali a svolgere il loro lavoro e ad adottare le misure opportune, siamo stati molto circostanziati e abbiamo segnalato i nomi e gli indirizzi esatti delle aziende che vendono questi prodotti.

Abbiamo effettuato un controllo sui siti online che commercializzano puff superiori al limite legale di 2 millilitri di liquido. Quasi tutti i siti che abbiamo controllato hanno tali prodotti in listino. Ci saremmo potuti aspettare piccole aziende di nicchia, ma è tutt'altro che così: alcuni siti offrono migliaia di prodotti diversi e tra le sorprese abbiamo scovato anche Galaxus, il gigante svizzero delle vendite online di proprietà Migros, che teoricamente dichiara di non vendere alcolici o sigarette.

Se sul sito di Galaxus si seleziona la chiave di ricerca «disposable e-cigarettes», si ottiene un elenco di 348 articoli che in grande maggioranza hanno cartucce di oltre 2 ml di volume e che pertanto sono venduti illegalmente. Il 31 gennaio 2024, Galaxus pubblica con compiaciuto vanto il bilancio delle sue migliori vendite e lo intitola così: I nostri bestseller nel 2023.[iv] Tra le tendenze più importanti dei consumatori, Galaxus sottolinea che sempre più persone acquistano sigarette elettroniche online. Con il titolo altamente emblematico di «Il vaping è di moda», Galaxus afferma: «Si sono verificati importanti cambiamenti nelle fasce di vendita più basse: c'è una tendenza sociale verso il vaping, ovvero le sigarette elettroniche pubblicizzate come alternativa al tabacco tradizionale. Nell'ultimo anno, le sigarette elettroniche e gli e-liquid hanno guadagnato più di 500 ranghi nelle oltre 2500 categorie di prodotti disponibili su Galaxus. Nel 2023, Galaxus ha venduto un numero di sigarette elettroniche quasi triplo rispetto all'anno precedente, nonostante i rischi per la salute». L’articolo prosegue dicendo che le vendite di questi prodotti sono aumentate del 291%, ma non rivela che la maggior parte dei prodotti venduti sono del tutto illegali.

Figura 4: alcuni esempi di prodotti illegali in vendita sul sito Galaxus, tra cui Elfbar 2'500 con una cartuccia da 8ml, oppure Wotofo Nexbar 10'000 con cartuccia da 20 ml. (Sito consultato il 28.02.2024)

È piuttosto sconcertante constatare che Galaxus - di proprietà Migros -, non solo vende prodotti contenenti nicotina e che così facendo contraddice i dettami di Gottlieb Duttweiler*, il fondatore di Migros che vietò la vendita di tabacco e alcol nei suoi magazzini, ma anche un gran numero di altri prodotti assolutamente illegali. Chiediamo pertanto a Migros e Galaxus di rinunciare del tutto alla vendita di questi prodotti nocivi e tossici.

Chiediamo alle autorità cantonali di intervenire con urgenza per far sì che tutti i prodotti illegali vengano ritirati immediatamente dal mercato. Chiediamo infine che a queste aziende vengano inflitte multe salate, perché se è vero che nessuno dovrebbe ignorare la legge, è altrettanto vero che tali aziende sono specializzate nella vendita di questi prodotti anche ben sapendo che le sigarette elettroniche a sistema chiuso aventi cartucce superiori a 2 ml sono illegali, sia in Svizzera che in tutta l'Unione Europea.

I responsabili: Parlamento e Confederazione

Il fatto che questi prodotti siano illegali è ben noto a tutte le autorità, ma ciononostante la loro vendita continua ad aumentare a dispetto di tutti coloro che vogliono mantenere uno sguardo vigile.

Il 15 giugno 2023 è stata presentata un'interpellanza parlamentare da Laurence Fehlmann Rielle, Consigliera nazionale (PS/GE), che è anche Presidente di AT Svizzera. Il testo depositato da Fehlmann Rielle sollevava chiaramente il problema dell'elevato numero di prodotti illegali presenti sul mercato e poneva domande altrettanto chiare.[v]

23.3879 Interpellanza

Sigarette elettroniche monouso con volumi illegali di liquidi in vendita sul mercato svizzero. Cosa intende fare il Consiglio federale?

Testo depositato:

Attualmente sono in vendita numerose sigarette elettroniche monouso il cui volume di liquido supera di gran lunga i limiti autorizzati. Chiedo pertanto al Consiglio federale di rispondere alle seguenti domande:

- Intende intervenire affinché tutti i prodotti che superano i volumi massimi autorizzati siano immediatamente ritirati dal mercato e i contravventori vengano perseguiti?

- L’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini effettua controlli sistematici della conformità delle sigarette elettroniche importate prima che vengano immesse in commercio, come fa, su mandato di Swissmedic, per i medicamenti?

- Quali controlli vengono effettuati sulle sigarette elettroniche monouso dopo la loro immissione in commercio?

- Considerato il rischio concreto che questi prodotti presentano per la salute e l’ambiente, non ritiene che l’interesse pubblico sarebbe meglio tutelato vietando le sigarette elettroniche monouso in Svizzera?

 

La risposta del Consiglio federale a questa interpellanza è lacunosa e del tutto insoddisfacente. Ci si potrebbe persino chiedere se esso prenda davvero sul serio le domande poste. Un'analisi critica evidenzia che il CF non fornisce una risposta esaustiva alle domande poste, anche se prende in esame alcuni aspetti relativi alla regolamentazione e al controllo delle sigarette elettroniche in Svizzera.

  1. Ritiro immediato dei prodotti fuori norma e sanzionamento dei trasgressori: la risposta non specifica se il Consiglio federale (CF) interverrà o meno per far ritirare dal mercato i prodotti che superano i volumi massimi autorizzati o per perseguire i trasgressori. Essa si concentra principalmente sulle future regolamentazioni previste dalla Legge federale sui prodotti del tabacco e le sigarette elettroniche (LPTab) e sulle attuali norme previste secondo il principio «Cassis de Dijon».
  2. Controlli sistematici sulle importazioni da parte dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini: sebbene la risposta menzioni il fatto che l'autorità esecutiva competente (chimico cantonale) controlli la conformità delle sigarette elettroniche, il CF non specifica se saranno effettuati controlli sistematici sulle importazioni prima della loro immissione sul mercato, così come accade con i controlli di Swissmedic sui farmaci.
  3. Controlli successivi all’immissione sul mercato: la risposta affronta la questione affermando che il chimico cantonale effettua controlli di conformità e prelievi di campioni in base al rischio. Tuttavia, il CF manca di specificare dettagli sulla frequenza, la portata e i criteri peculiari di questi controlli, lasciando una notevole ambiguità sulla loro efficacia.
  4. Divieto delle sigarette elettroniche usa e getta: la risposta fa riferimento alle misure adottate per limitare l'impatto sulla salute e sull'ambiente, come il divieto di vendita ai minori, le restrizioni pubblicitarie e le misure di riciclaggio. Il CF menziona anche la possibilità di vietare i prodotti monouso a determinate condizioni. Tuttavia, non prende una posizione chiara su un divieto totale delle sigarette elettroniche monouso in Svizzera.

In conclusione, sebbene la risposta del CF fornisca alcuni dati sulle normative esistenti e future in materia di sigarette elettroniche in Svizzera, non dà una risposta diretta ed esaustiva alle domande specifiche poste nell'interpellanza, in particolare a quella che riguarda l'azione immediata contro i prodotti fuori norma, i dettagli dei controlli sistematici sulle importazioni e la posizione del CF sul divieto delle sigarette elettroniche monouso. Perché l’Esecutivo non ha risposto in modo esauriente alle domande poste?

Un altro esempio di inerzia da parte della Confederazione: le avvertenze sulle bustine di snus

Il mancato intervento delle autorità pubbliche non solo permette di inondare il mercato svizzero da una marea di sigarette elettroniche usa e getta, ma addirittura tollera l’omissione di avvertenze sanitarie su alcuni prodotti del tabacco, e segnatamente sulle bustine di snus.

Sin dal 2021 AT Svizzera ha segnalato l'assenza di avvertenze sui rischi per la salute sulle bustine di snus, dapprima con una lettera alla Confederazione nell'agosto 2021, poi con una pubblicazione sul nostro sito web. Questi imballaggi violano palesemente l'articolo 15 capoverso 1 dell'Ordinanza federale sul tabacco (OTab).[vi]

Così come aveva fatto per la diffusione di sigarette elettroniche illegali, la signora Fehlmann Rielle ha deposto un'interpellanza parlamentare il 17 marzo 2022.[vii] Nel rispondervi, il CF dichiarava che: «Il 5 novembre 2021 l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha informato le autorità d'esecuzione cantonali che in Svizzera sono in vendita prodotti snus con tabacco che non rispettano i requisiti legali in materia di caratterizzazione. Alcuni Cantoni hanno in seguito sottoposto a controlli ditte con sede sul loro territorio e i relativi prodotti». Il parere del CF poi in questi termini: « Alla fine di marzo del 2022, l'UFSP ha svolto in qualità di autorità di vigilanza un'analisi di mercato e constatato che continuano a essere venduti prodotti snus che riportano le avvertenze sul retro invece che sul fronte dell'imballaggio. L'UFSP ha segnalato ai Cantoni la caratterizzazione tuttora non conforme». La responsabilità, dunque, viene ripetutamente scaricata sui Cantoni.

Alla luce di queste risultanze, in tutti gli esercizi commerciali della Svizzera (Coop, chioschi o su Internet), le bustine di snus continuano ad essere in libera vendita senza riportare nessuna delle avvertenze sui rischi per la salute richieste dalla legge. Non siamo a conoscenza di una sola confezione di snus che abbia adottato le avvertenze previste dalla legge.

Di fronte al fatto che nulla cambiava nei negozi che vendevano snus, la signora Fehlmann Rielle fu costretta a presentare una nuova interpellanza nel dicembre 2023, alla quale il CF diede una risposta nel febbraio 2024, a dir poco insoddisfacente.[viii] Il CF ha infatti dichiarato che con il varo della nuova LPTab, la quale prevede lievi modifiche alle avvertenze sanitarie, «non ritiene urgente emettere un’apposita direttiva dell’UFSP ai Cantoni, che sono già stati informati del problema e stanno avviando i necessari lavori». I produttori avranno quindi a disposizione un periodo transitorio per adeguare gli imballaggi fino all'estate 2025. Mentre il problema era stato segnalato da AT Svizzera nell'agosto 2021, le autorità ritengono ora che sia urgente aspettare (sic!).

Eh no, non ci stiamo! Per AT Svizzera questa totale mancanza di rispetto della legge in vigore non è accettabile, così come non lo sono le calende greche che ci prospettano.

Responsabilità politiche a tutti i livelli

Il principale colpevole della farsa delle sigarette elettroniche è il Parlamento, dove i partiti di destra, sotto l'influenza diretta della lobby della grande industria del tabacco, hanno sempre frenato qualsiasi efficace misura antifumo. Rammentiamo a questo proposito che per le loro campagne alle elezioni federali di ottobre 2023[ix], il PLR e l'UDC hanno ricevuto finanziamenti diretti da Philip Morris International, che il presidente di Swiss Tobacco siede in Parlamento nei ranghi dell’UDC[x], e che il consigliere agli Stati Damien Müller (PLR/LU) e vicepresidente della Commissione della sicurezza sociale e della sanità, ospite della trasmissione Temps présent (RTS) ha dichiarato che a suo avviso si verificano circa 300 morti all’anno causati dal tabagismo, mentre in effetti questa cifra si avvicina ai 10'000. A questo punto ci chiediamo: sono menzogne belle e buone o è piuttosto l’incompetenza di un politico che, in quanto membro della succitata Commissione e relatore per la maggioranza, dovrebbe essere ben informato sulle questioni relative al tabagismo?[xi]

I ritardi nell'adozione di un'efficace legge antitabacco e l’accanita lotta che la lobby del tabacco sta conducendo contro l'attuazione dell'iniziativa parlamentare «Giovani senza tabacco»[xii] sono la prova evidente dell’influenza nefasta e tossica di questa lobby.

Sull’altro versante, il CF sembra non curarsi affatto della lotta al tabagismo. Perché mai l'Esecutivo non si avvede dell’impennata delle vendite di questi prodotti illegali su cui stiamo attirando l’attenzione? Secondo noi, perché non è stato messo in piedi alcun meccanismo di sorveglianza del mercato e ciò rientra nel quadro generale delle strategie di salute pubblica adottate negli ultimi anni, laddove si tenta di mascherare del tutto le tematiche legate al tabacco. Al di là di qualche bella dichiarazione d'intenti, ci sono buone ragioni per porsi una domanda seria: il tabagismo rappresenta o no una seria preoccupazione per la Confederazione Svizzera?

E cosa fanno i Cantoni? Come risulta dalla risposta che il CF fornisce alla domanda della signora Fehlmann Rielle, sono i chimici cantonali a essere responsabili dell'attuazione delle misure di controllo. Essi dispongono però delle risorse necessarie? I controlli successivi alla diffusione sul mercato non possono in alcun modo sostituire i controlli e i divieti preventivi su questi prodotti, ma su questo punto il CF ha manifestamente «dimenticato» di rispondere. Inoltre, chi monitora il mercato e informa i chimici cantonali quando questi devono intervenire? In fondo, spetta proprio a loro intervenire quando questi prodotti dichiarano sulla confezione, in modo visibile ed evidente a tutti e anche direttamente sui siti web, che con più di 2ml di liquido sono illegali. Non c'è nessuna analisi chimica da fare, bisogna semplicemente agire e costringere i venditori a ritirarli dal commercio. Scaricare la responsabilità sui Cantoni, senza nemmeno rispondere in modo esauriente alle domande poste, ci sembra un cavillo pretestuoso della Confederazione per non assumersi le proprie responsabilità.

Conclusione

Mentre diversi Paesi, tra cui la Francia, hanno vietato le sigarette elettroniche usa e getta di fronte agli enormi rischi che comportano per i giovani e l'ambiente, la Svizzera ne permette tranquillamente la vendita, anche di quelle già dichiarate illegali.

Nel ribadire il nostro appello, chiediamo alla Confederazione di intervenire con urgenza per contrastare l'ondata di sigarette elettroniche usa e getta tra i giovani!

Nel ribadire i nostri timori, si fa largo il sospetto che la Confederazione non faccia nulla!

 

Luciano Ruggia, direttore di AT Svizzera, 15 marzo 2024


[i] https://www.at-schweiz.ch/it?id=201&Le-sigarette-elettroniche-usa-e-getta-non-rispettano-le-norme-in-vigore#notizie-e-post-sul-blog

[ii] https://www.at-schweiz.ch/blog-at/elf?lang=it

[iii] https://www.at-schweiz.ch/it/attualita/news?id=106&Svizzera-sigarette-elettroniche-usa-e-getta-con-tasso-di-nicotina-illegale

[iv] https://www.galaxus.ch/it/page/i-nostri-bestseller-nel-2023-31363 (sito consultato il 27.02.2024)

[v] Fehlmann Rielle L. 23.3879 Interpellanza: Sigarette elettroniche monouso con volumi illegali di liquidi in vendita sul mercato svizzero. Che cosa intende fare il Consiglio federale? 15 giugno 2023 (https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20233879)

[vi] https://www.at-schweiz.ch/it/attualita/news?id=93&Le-confezioni-di-snus-violano-la-legge

[vii] Fehlmann Rielle L. 22.3212 Interpellanza: Vendita di prodotti snus che non rispettano le prescrizioni legali sui rischi per la salute. 17 marzo 2022 (https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20223212)

[viii] Fehlmann Rielle L. 23.4514 Interpellanza: Avvertenze sullo snus. Perché la Confederazione tollera infrazioni? 22 dicembre 2023 (https://www.parlament.ch/it/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20234514 )

[ix] https://www.at-schweiz.ch/fr/news-media/news?id=217&Les-lections-fdrales-2023-et-largent-de-Philip-Morris

[x] https://www.swiss-tobacco.ch/ueber-uns/

[xi] Puntata di Temps présent dell’8 febbraio 2024 : https://www.rts.ch/play/tv/temps-present/video/les-nouveaux-pieges-de-lindustrie-de-la-nicotine?urn=urn:rts:video:14688268. Le dichiarazioni di Damien Müller sono riportate al minuto 45 della puntata.

[xii] https://www.at-schweiz.ch/it?id=233&Lattuazione-delliniziativa-popolare-Giovani-senza-tabacco-a-rischio#notizie-e-post-sul-blog

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