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08.03.2024 |Comunicati stampa

Giornata della donna: di fronte al fumo, le donne corrono rischi maggiori

Mentre il numero di fumatori è in calo, quello delle fumatrici continua ad aumentare. Oltretutto, il fumo ha un impatto più grave sulla salute delle donne che sulla salute degli uomini. E come se non bastasse, le donne fanno anche più fatica a smettere. Un aspetto, questo, di cui la prevenzione e la terapia dovrebbero tener maggiormente conto.

Secondo i dati raccolti nel 2022 dall’Indagine sulla salute in Svizzera (ISS), il 21% delle donne che vivono nel nostro paese fuma, contro il 27% degli uomini. Un dato positivo solo a prima vista, poiché in realtà nasconde una tendenza ben più preoccupante, poiché nella fascia di età compresa fra 15 e 24 anni e in quella dai 55 anni in poi la percentuale di fumatrici è in aumento. Una discrepanza che può essere osservata anche in altri paesi europei, ad esempio in Grecia, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi, Regno Unito, Norvegia e Svezia, dove la differenza tra uomini e donne tende a diminuire. «Tra le donne, il tabagismo è un fenomeno di massa solo da una trentina d’anni», osserva Evelyne Laszlo, tabaccologa e direttrice del Centre d’information et de prévention du tabagisme (CIPRET) a Ginevra.

L’industria del tabacco si orienta sempre più verso un pubblico femminile, giocando con cliché sessisti, come in queste pubblicità di due noti marchi svizzeri di sigari.

Impatto del fumo sulla salute: le donne corrono rischi maggiori

Questo aumento è preoccupante poiché, rispetto agli uomini, le donne sono maggiormente colpite da problemi cardiovascolari, soffrono maggiormente di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e corrono rischi di tumore specifici. Senza dimenticare che le donne dai 35 anni in su che fumano e che prendono un contraccettivo orale corrono un rischio cardiovascolare 26 volte superiore. Inoltre, la popolazione femminile è maggiormente soggetta a malattie respiratorie e il tasso di mortalità legato alla BPCO è più elevato tra le donne. A ciò si aggiunge il problema del fumo passivo: dei decessi dovuti a questo fenomeno, il 64% riguarda le donne poiché passano più tempo in casa e sono così maggiormente esposte al fumo di chi vive con loro.

Fumo e gravidanza

Un altro problema incorso solo dalle donne è l’aumento del rischio di tumore – al seno, al collo dell’utero e alle ovaie. Il tabagismo influisce fortemente anche sul ciclo riproduttivo femminile, poiché può portare all’infertilità, accelera l’insorgenza della menopausa, aumenta il rischio di osteoporosi e costituisce un pericolo per lo svolgimento delle gravidanze. Si ritiene che una percentuale compresa tra 7 e 10% delle donne continui a fumare anche se incinta, malgrado la nicotina aumenti il rischio di aborto spontaneo, gravidanza extrauterina, parto prematuro, labiopalatoschisi, disturbi della vista, disturbi respiratori e sindrome della morte improvvisa del lattante.

Sigarette elettroniche: un successo enorme tra le giovani donne

Il consumo di sigarette elettroniche usa e getta è in netto aumento. Dietro questo fenomeno si celano abili strategie di marketing rivolte specialmente a un pubblico femminile. Il design, gli aromi e i colori di questi dispositivi sono pensati per attirare soprattutto le donne. Una tattica che sembra vincente: secondo i dati di salute pubblica raccolti nel 2022, il 6% delle donne fra 15 e 24 anni che vivono in Svizzera fuma sigarette elettroniche, rispetto al 3% della popolazione totale.

Laurence Fehlmann Rielle, presidente dell’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo (AT Svizzera), riassume la situazione in questi termini: «sono cifre parlanti. Ci fanno capire che sì, certo, dobbiamo comunicare sui rischi che il fumo comporta per la salute, ma non solo: dobbiamo anche puntare il dito sulle strategie di marketing dispiegate dai fabbricanti di sigarette e sensibilizzare in tal modo la popolazione femminile sui pericoli legati al consumo di tabacco e di nicotina. Inoltre, ogni differenza tra i sessi che i rilevamenti statistici hanno messo in luce va presa in considerazione, così da meglio orientare le attività di prevenzione del tabagismo e i tipi di trattamento che sono proposti alle donne».

Secondo la presidente di AT Svizzera «la situazione è grave e dobbiamo intervenire con urgenza per modificare le attuali strategie di salute pubblica che non tengono conto delle particolarità femminili – poiché di fronte al fumo le donne non si trovano nella stessa posizione degli uomini, né per i rischi che corrono, né per i bisogni specifici che hanno quando cercano di smettere».

Altre informazioni sul tema:

Il tabagismo al femminile in Svizzera: una prospettiva epidemiologica

Donne e fumo: una combinazione funesta

Contatto

Per eventuali domande, La invitiamo a rivolgersi a
Luciano Ruggia, luciano.ruggia@at-schweiz.ch / 031 599 10 21

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