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Verso una Svizzera senza tabacco né nicotina

L’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo (AT Svizzera) è il centro di competenza per la prevenzione del tabagismo in Svizzera. Quale organizzazione mantello in questo ambito, AT Svizzera conta oggi tra i suoi aderenti oltre 50 associazioni. Essa offre ai suoi membri una vasta rete di esperte e esperti, e fornisce loro conoscenze specialistiche sul controllo e la prevenzione del tabagismo. Con i suoi servizi, che sono fondati su dati scientifici consolidati, e la sua rete di contatti, che conta tutti i principali enti attivi su questo fronte, la nostra associazione si impegna per fare in modo che la popolazione svizzera possa vivere in buona salute e liberarsi dalla dipendenza dal fumo. Al contempo, AT Svizzera offre il suo aiuto alle persone che desiderano smettere di fumare e disintossicarsi dalla nicotina.

Purtroppo, gran parte della popolazione svizzera considera ancora «normale» il consumo di prodotti di tabacco e di nicotina. Pertanto, un importante asse strategico di AT Svizzera è attirare l’attenzione su questo aspetto e rimetterlo in discussione (denormalizzazione del consumo). Un’altra priorità del nostro lavoro è la protezione dei giovani: AT Svizzera vorrebbe riuscire a persuadere chi fuma che la migliore soluzione è senz’altro smettere. Infine, la nostra associazione mira a rafforzare la protezione di tutta la popolazione dal fumo passivo.

 

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17.01.2023 |News

I cantoni romandi vietano la vendita di sigarette elettroniche ai minorenni

Il Giura ha recentemente introdotto il divieto di vendere sigarette elettroniche usa e getta (le cosiddette «puff bar») ai minorenni, mentre il Consiglio di Stato vodese ha proposto di adottare una misura analoga, sulla scia di quanto già fatto da diversi altri cantoni romandi. La nuova legge federale sui prodotti del tabacco (LPTab) allargherà questo divieto a tutto il territorio nazionale – ma la sua entrata in vigore, purtroppo, si fa attendere!

Foto: Truth Initiative

Il governo vodese vuole proteggere i minorenni dagli effetti nocivi delle sigarette elettroniche usa e getta (puff bar) e presenterà al Gran Consiglio una modifica di tre leggi, in modo da applicare anche a questi prodotti lo stesso quadro giuridico in vigore per le sigarette convenzionali e il tabacco. Attualmente nel canton Vaud le sigarette elettroniche, le puff bar e altri prodotti correlati, contenenti o meno nicotina, sono ancora soggetti alla legislazione sulle derrate alimentari.

Dopo che il Giura ha modificato la relativa ordinanza a dicembre, ora anche Vaud, che rimane l’unico cantone romando a non avere ancora adottato una legge in materia, intende vietare la vendita ai minorenni di sigarette elettroniche, comprese le varianti usa e getta. Si constata infatti che questi prodotti stanno avendo un grandissimo successo proprio tra i giovani.

Più in dettaglio, iI governo vodese propone le seguenti misure:

  • Fumo passivo (LIFLP): divieto di consumare sigarette elettroniche e prodotti analoghi in luoghi chiusi;
  • Vendita (LEAE): divieto di vendere ai minorenni prodotti a base di tabacco o nicotina, prodotti analoghi e prodotti che formano con essi un’unità funzionale; sottomettere i punti vendita a una licenza e a controlli (ad es. acquisti di prova), come avviene attualmente per il tabacco;
  • Pubblicità (LPR): divieto di promuovere la vendita di tabacco o nicotina, prodotti analoghi e prodotti che formano con essi un’unità funzionale; estensione del divieto ad avvenimenti e manifestazioni, e ai luoghi privati ma accessibili al pubblico.

Inoltre, dal 1° gennaio 2023 è cambiato il regolamento d’applicazione della legge sull’insegnamento scolastico (RLEO) che vieta ora alle allieve e agli allievi di consumare o possedere tabacco, nicotina o prodotti di questo tipo durante gli orari di scuola.

A livello nazionale la soluzione non arriverà prima del 2024

Le sigarette elettroniche, le puff bar e i prodotti analoghi sono nocivi e rendono fortemente dipendenti. Ciononostante, vi sono cantoni dove non rientrano nella legislazione sui prodotti del tabacco e dove, di conseguenza, raggiungono con estrema facilità le consumatrici e i consumatori minorenni. Uno dei rischi maggiori è che il consumo delle puff bar favorisca il passaggio alle sigarette convenzionali. Finora solo dieci cantoni, tra i quali cinque romandi, hanno introdotto il divieto di vendere puff bar ai minorenni. Questo divieto sarà generalizzato all’intero territorio nazionale solo quando entrerà in vigore la legge federale sui prodotti del tabacco (LPTab) ossia, con ogni probabilità, non prima del 2024. Considerato l’aumento vertiginoso delle vendite di sigarette elettroniche usa e getta – nel 2022 AT Svizzera ha previsto un aumento del 2’200 % – la situazione rimane problematica e molto preoccupante.

Altri link:

https://www.rts.ch/info/regions/vaud/13675832-vaud-va-interdire-a-son-tour-la-vente-de-cigarettes-electroniques-aux-mineurs.html

https://www.faovd.ch/actualite/874/cigarettes-electroniques-et-puffs-soumises-aux-memes-lois-que-le-tabac/

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Il centro Unisanté di Losanna e Promotion santé Valais si sono associati per valutare il consumo di sigarette elettroniche usa e getta (le cosiddette «puff bar») tra le giovani e i giovani di età compresa tra 14 e 25 anni che vivono nella Svizzera romanda. Assieme alle abitudini di consumo hanno analizzato anche le rappresentazioni sociali legate a questi prodotti. Dai dati che hanno raccolto attraverso un questionario online emerge che molte persone in questa fascia di età hanno già provato una puff bar e che una persona su otto consuma assiduamente questo tipo di prodotti. Per proteggere la salute giovanile appare pertanto necessario adottare una legislazione più severa.

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