Quali vantaggi per chi smette di fumare?

Smettere di fumare è determinante per prevenire malattie precoci e disabilità e per diminuire la mortalità. Inoltre, per chi intende diminuire il rischio di malattie croniche cardiovascolari e respiratorie, smettere di fumare è il metodo più efficace rispetto a qualsiasi altra soluzione possibile.

Effetti immediati

La persona che smette di fumare avrà benefici immediati: la pressione sanguigna diminuirà, l’ossigenazione migliorerà, così come l’odorato e il gusto, la circolazione e la respirazione. Avrà più energia e il sistema immunitario risponderà meglio. Infine, vedrà migliorare anche le funzioni cognitive, il benessere psicologico e l’autostima.

Mortalità

Secondo uno studio condotto su una vasta base di casi, chi smette di fumare vive significativamente più a lungo, indipendentemente dall’età in cui ha abbandonato il consumo. La maggior parte della sovramortalità dovuta al fumo potrebbe essere evitata smettendo all’età di 35 anni, e una gran parte di questa sovramortalità smettendo più avanti nel tempo. Anche chi smette a 65 anni guadagna 2 anni di aspettativa di vita (se uomo) e 3,7 anni (se donna) rispetto a chi continua a fumare. Queste cifre sottolineano l’urgenza di persuadere tutte le fumatrici e tutti i fumatori, indipendentemente dall’età, a smettere. Non bisogna mai partire dal presupposto che una fumatrice o un fumatore sia oramai «irrecuperabile».

Sistema cardiovascolare

Poiché il fumo contribuisce fortemente alla prevalenza tanto della morbilità quanto della mortalità legate ai disturbi cardiovasoclari, esso è un fattore di rischio modificabile.  Le persone con malattie di questo tipo che smettono di fumare ottengono benefici maggiori rispetto a quelli indotti da altre strategie di prevenzione (ad es. controllo della pressione sanguigna o del colesterolo). Nel caso delle malattie cardiovascolari più comuni, smettere di fumare comporta benefici per la salute già entro 6 mesi, e dopo 10-15 anni i rischi che corre la persona tornano ad avvicinarsi a quelli di qualcuno che non ha mai fumato.

Sistema respiratorio

Per quanto riguarda le malattie respiratorie, vi sono ampissime prove scientifiche dei benefici che smettere di fumare comporta per contenere la perdita di VEMS (volume espiratorio massimo al primo secondo) e per alleviare numerosi altri sintomi di una broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) di grado da lieve a moderato. Smettere di fumare comporta benefici anche per le persone con BPCO grave o molto grave, anche se le prove sono piuttosto limitate. Sorprendentemente, gli effetti che smettere di fumare può avere su una malattia comune come l’asma non sono ben studiati, anche se tutti i dati disponibili provano che la malattia è meglio tenuta sotto controllo e che gli attacchi diminuiscono. Per quanto concerne le malattie polmonari causate dal tabagismo, smettere di fumare permette la remissione dei sintomi e/o della malattia.

Cancro ai polmoni

Smettere di fumare ha importanti effetti positivi sulla salute delle persone colpite da un cancro ai polmoni: corrono meno il rischio di ammalarsi, la speranza di vita aumenta, le complicazioni postoperatorie diminuiscono, la chemioterapia è più efficace, si contano meno complicazioni dovute alla radioterapia e la qualità di vita migliora. Oltre a questi benefici, le persone con cancro ai polmoni che smettono di fumare sono anche meno affaticate, hanno meno il fiato corto, sono più attive e efficaci, hanno più appetito, dormono meglio e hanno un umore migliore. Questi benefici sono significativi in parte perché le persone con cancro ai polmoni hanno sintomi più pesanti rispetto alle persone colpite da altri tipi di cancro.

Riduzione del consumo

Fumare tabacco aumenta drasticamente il rischio di contrarre una dozzina di tumori diversi. Secondo un recente studio australiano, una persona che fuma su sette svilupperà un cancro ai polmoni nel corso della sua vita.

Il numero di sigarette fumate quotidianamente può aumentare il rischio di cancro, e anche chi fuma «poco» (1-5 sigarette al giorno) corre un rischio quasi 10 volte maggiore di ammalarsi di cancro ai polmoni.

Fonti

Aboyans, V., Thomas, D., & Lacroix, P. (2010). The cardiologist and smoking cessation. Current opinion in cardiology, 25(5), 469-477.

Taylor Jr, D. H., Hasselblad, V., Henley, S. J., Thun, M. J., & Sloan, F. A. (2002). Benefits of smoking cessation for longevity. American journal of public health, 92(6), 990-996.

Godtfredsen, N. S., & Prescott, E. (2011). Benefits of smoking cessation with focus on cardiovascular and respiratory comorbidities. The clinical respiratory journal, 5(4), 187-194.

Cataldo, J. K., Dubey, S., & Prochaska, J. J. (2010). Smoking cessation: an integral part of lung cancer treatment. Oncology, 78(5-6), 289-301.

Weber, Marianne F.; Sarich, Peter E. A.; Vaneckova, Pavla; Wade, Stephen; Egger, Sam; Ngo, Preston et al. (2021): Cancer incidence and cancer death in relation to tobacco smoking in a population-based Australian cohort study. In: Int. J. Cancer. DOI: 10.1002/ijc.33685.

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