- 14.11.2025
- Comunicati stampa
Esperti della salute chiedono la ratifica della Convenzione quadro dell’OMS per la lotta al tabagismo
In una lettera aperta, esperti svizzeri del settore sanitario esortano il Consiglio federale e il Parlamento a ratificare senza ulteriori indugi la Convenzione quadro dell’OMS per la lotta al tabagismo. La Svizzera l’ha sottoscritta oltre 20 anni fa e, da allora, rimane uno dei pochi Paesi a non averla ancora ratificata.
In occasione dell'undicesima Conferenza delle Parti (COP11) alla Convenzione quadro dell’OMS per la lotta al tabagismo (FCTC), che si terrà a Ginevra dal 17 al 21 novembre 2025, 116 esperti del settore sanitario hanno indirizzato una lettera aperta al Consiglio federale, al Consiglio nazionale e al Consiglio degli Stati, esprimendo la loro profonda preoccupazione di fronte all’estrema inadeguatezza degli strumenti a disposizione per proteggere i giovani dai prodotti del tabacco e della nicotina e chiedendo che la Svizzera si assuma infine le proprie responsabilità nel salvaguardare la salute delle future generazioni.
La Convenzione quadro dell'OMS per la lotta al tabagismo si fonda su misure volte a ridurre il consumo di tabacco e nicotina. La validità di queste misure è scientificamente comprovata. Tra queste vi sono il divieto di pubblicità, una tassazione più incisiva dei prodotti contenenti tabacco e nicotina e disposizioni per proteggere la popolazione dal fumo passivo, oltre a raccomandazioni di più ampia portata. La Convenzione è già stata ratificata da 183 Paesi che, nel frattempo, hanno ottenuto successi quantificabili nella lotta al tabagismo. La Svizzera, invece, rimane ai margini, nonostante la legge federale sui prodotti del tabacco (LPTab) offra dal 2024 la base legale necessaria per ratificare la Convenzione.
Le firmatarie e i firmatari della lettera richiamano l’attenzione sulla velocità alla quale si stanno diffondendo i cosiddetti «nuovi» prodotti a base di tabacco e nicotina, quali le sigarette elettroniche, lo snus, le bustine di nicotina e i dispositivi a tabacco riscaldato. Secondo il sondaggio dell’Ufficio federale della sanità pubblica «Salute e lifestyle 2024», il 45% dei giovani tra 18 e 24 anni consuma già prodotti a base di tabacco o nicotina. Una cifra molto preoccupante.
Le firmatarie e i firmatari della lettera invitano il Consiglio federale e il Parlamento a:
- riconoscere l'urgenza di ridurre il consumo di tabacco e di nicotina, e di proteggere i giovani in modo da evitare che inizino a loro volta a consumare sostanze le cui conseguenze a lungo termine sulla salute sono, come noto, estremamente nefaste, senza dimenticare i costi elevati che comportano per il sistema sanitario;
- ratificare senza indugio la Convenzione quadro dell'OMS per la lotta al tabagismo (FCTC);
- adottare le misure di controllo e di prevenzione raccomandate dalla FCTC, in modo particolare quelle volte a proteggere le fasce più giovani della popolazione.
Inoltre, la ratifica permetterà alla Svizzera di rispettare gli impegni che ha assunto nell'ambito dell'Agenda 2030 e di fare un chiaro gesto in difesa della salute pubblica, della giustizia sociale e della responsabilità internazionale.