Storia dell’imposta sul tabacco in Svizzera


  • In Svizzera la regolamentazione e l’imposizione del tabacco si sono sviluppate gradualmente.
  • L’imposta è una delle misure più importanti per lottare contro il consumo di tabacco.
  • Nel 1848 la sovranità doganale passa dai Cantoni alla Confederazione. Sono prelevati i primi dazi sul tabacco importato. Forte rincaro di questi dazi nel 1920.
  • Nel 1933 è introdotta una prima accisa sul tabacco (accisa = imposta su un bene di consumo). Nel 1970 è adottata la prima legge federale sull’imposizione del tabacco.
  • Nel 2013 il Consiglio federale rincara per l’ultima volta l’imposta sul tabacco delle sigarette.
  • Nel 2025 le sigarette elettroniche sono gravate per la prima volta da un’imposta, seppure molto ridotta.

L’aumento dell’imposta sul tabacco è una delle misure più importanti raccomandate dall’OMS per lottare contro il consumo. Essa è esplicitamente richiesta dall’articolo 6 della Convenzione dell’OMS per la lotta al tabagismo (FCTC).[i] I prezzi elevati fungono da deterrente soprattutto tra i giovani. In Svizzera, inoltre, questa imposta non serve solo a prevenire il tabagismo, ma contribuisce anche a finanziare l’assicurazione per la vecchiaia e i superstiti (AVS) e l’assicurazione per l’invalidità (AI).

Quadro generale

In Svizzera la regolamentazione e l’imposizione del tabacco si sono sviluppate gradualmente. Nel 1848, con il passaggio della sovranità doganale dai Cantoni alla Confederazione, questa prelevò per la prima volta dei dazi sul tabacco importato. Nel 1920, forte delle competenze straordinarie attribuitegli, il Consiglio federale aumentò in modo netto i dazi sul tabacco grezzo e sul tabacco lavorato, al fine di proteggere la produzione nazionale e generare proventi supplementari. I ricavati confluirono inizialmente nelle casse generali della Confederazione (l’AVS, infatti, fu introdotta solo nel 1948).