Imposte sul tabacco


  • L’imposta sul tabacco è riscossa su tutti i prodotti del tabacco e della nicotina. Gli introiti vanno all’AVS.
  • Un’imposizione elevata del tabacco riduce il consumo tra i giovani.
  • Mentre in Svizzera l’aliquota di tasse e di imposte su un pacchetto di sigarette ammonta a circa 59%, l’OMS raccomanda di raggiungere almeno il 75%.
  • In Svizzera molti prodotti del tabacco e della nicotina tra i più diffusi soggiacciono a un’aliquota estremamente ridotta.


Nella sua forma attuale, l’imposta sul tabacco è stata introdotta nel 1969, contemporaneamente all’abolizione dei dazi doganali sul tabacco importato.

I proventi dell’imposta sul tabacco riscossa dalla Confederazione confluiscono interamente nelle casse dell’AVS e dell’AI. Nel 2023, la Confederazione ha incassato 2 miliardi di franchi dall’imposta sul tabacco, pari al 3.9% degli introiti AVS (introiti che nel 2023 sono ammontati a 51.2 mia. di fr.).

Negli ultimi anni il prezzo delle sigarette è aumentato a più riprese. All’origine di oltre la metà di questi rincari vi è l’industria del tabacco, mentre il resto è stato deciso dalla Confederazione. Dall’ultima volta in cui il Parlamento ha accordato al Consiglio federale un maggiore margine di manovra in tal senso, ossia nel 2003, l’imposta sul tabacco delle sigarette e sul tabacco trinciato fine è stata aumentata sei volte, per un totale di 1.70 franchi. L’ultima modifica decisa dal Consiglio federale risale all’aprile 2013, per un rincaro di 10 centesimi, con i quali ha esaurito la competenza che gli era stata concessa. Nel dicembre 2016 il Parlamento ha rifiutato di estendere ulteriormente questa competenza.

Un’analisi della politica dei prezzi adottata dai fabbricanti rivela che i piccoli rincari non nuocciono affatto al commercio degli articoli da fumo. Dopo il 2013, le multinazionali del tabacco hanno aumentato il prezzo di vendita più volte, ma solo un leggero ritocco dopo l’altro, passando da una media di 7.75 fr. all’attuale media di 8.45 fr. (2023).

Come si compone il prezzo al dettaglio (9.20 fr.) di un pacchetto di sigarette del tipo più venduto

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Grafico: Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini, Imposta sul tabacco e imposta sulla birra

Da ottobre 2024, anche le sigarette elettroniche sono parzialmente soggette all’imposta sul tabacco (sigarette elettroniche usa e getta e liquido contenente nicotina). Nel 2022 il Consiglio federale prevedeva introiti per soli 14 milioni di franchi, poiché l’aliquota è molto bassa.

Finora, a livello legislativo l’imposta sul tabacco in Svizzera è stata considerata in una prospettiva puramente fiscale, mentre i vantaggi che presenta quale misura per prevenire il tabagismo sono rimasti lettera morta. Eppure la sua efficacia in tal senso è nota da tempo: si sa infatti che i rincari del prezzo al dettaglio, quando sono sufficientemente consistenti, riescono a far diminuire il consumo di tabacco, soprattutto tra le persone con un reddito modesto, e hanno un effetto dissuasivo sui giovani che vorrebbero iniziare a fumare, poiché anche questa è una fascia di popolazione sensibile ai prezzi.

Tassare in modo intelligente le sigarette e il tabacco trinciato fine

L’imposta sul tabacco delle sigarette e sul tabacco trinciato fine consta di tre elementi, che perseguono obiettivi diversi:

  • Una parte di imposta specifica, che viene riscossa su ogni pezzo, e una parte di imposta minima, anch’essa riscossa al pezzo; servono a ostacolare i prezzi di dumping e le azioni promozionali fondate sugli sconti.
  • Una parte di imposta corrispondente invece a una quota percentuale del prezzo al dettaglio, detta anche imposta ad valorem, che completa in modo flessibile le altre due, reagendo automaticamente alle fluttuazioni di prezzo.
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Purtroppo, il sofisticato modello di imposizione combinata (inclusa l’imposta minima) non viene applicato ai «nuovi» prodotti che fanno tendenza, quali il tabacco per consumo orale, i dispositivi a tabacco riscaldato o le sigarette elettroniche:

  • Il tabacco per consumo orale e i dispositivi a tabacco riscaldato sono tassati solo ad valorem, con un’aliquota molto bassa, di 6 e 12% rispettivamente. Non vi è alcun margine di manovra per contrastare le campagne promozionali fondate sugli sconti e i prezzi di dumping.
  • I liquidi contenenti nicotina destinati alle sigarette elettroniche sono tassati con un’aliquota molto bassa di 0.20 fr./ml (e i liquidi senza nicotina non sono tassati affatto). Le sigarette elettroniche usa e getta, che sono particolarmente diffuse tra i giovani, sono tassate senza distinzioni a 1 fr./ml. Il Parlamento ha adottato questa soluzione nel 2023, ignorando le raccomandazioni delle organizzazioni di prevenzione, che suggerivano un’imposizione esponenziale in funzione dell’intensità di nicotina.
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Modello di imposizione proposto da AT Svizzera

Nel 2021 AT Svizzera aveva proposto un modello per la revisione del sistema previsto dalla legge federale sull’imposizione del tabacco (Legge sull’imposizione del tabacco, LImT; RS 641.31) (cfr. il dossier «Revision Tabaksteuer» da scaricare). Il modello di AT Svizzera persegue tre obiettivi:

Obiettivo 1: Uniformare l’imposizione del tabacco

Per raggiungere gli obiettivi definiti nella prima parte (ossia tassare in modo intelligente, proteggere i giovani, tenere conto del rischio sanitario) attraverso l’imposizione delle sigarette elettroniche, AT Svizzera propone di:

Come per le sigarette convenzionali, anche per le sigarette elettroniche il modello di imposizione combinata comprendente una parte di imposta minima sarebbe efficace per ostacolare i prezzi di dumping e le azioni promozionali fondate sugli sconti. L’elemento specifico dell’imposta vincolato alla quantità di nicotina terrebbe conto del danno potenziale alla salute (contrariamente ai prodotti da fumo tradizionali, infatti, la quantità di nicotina che si trova nei liquidi destinati alle sigarette elettroniche può variare considerevolmente da un articolo all’altro). A sua volta, la parte di imposta legata al prezzo integrerebbe in modo flessibile le altre due misure, reagendo automaticamente alle fluttuazioni.

In fase di attuazione sono ipotizzabili aliquote fiscali più basse o più elevate. Tuttavia, le aliquote più basse non contribuiscono a raggiungere uno degli scopi, ossia rendere questi prodotti poco attraenti per la fascia di popolazione più giovane.

Per rimodellare l’imposizione del tabacco in una prospettiva sanitaria occorrono ulteriori aggiustamenti. Per quanto riguarda il danno potenziale, già oggi è possibile affermare che i dispositivi a tabacco riscaldato emettono in gran parte sostanze altamente tossiche (cancerogene) analoghe a quelle delle sigarette convenzionali, pur se in misura minore. Quindi le associazioni attive nella prevenzione del tabagismo li considerano prodotti da fumo o li classificano come tali. Anche il rischio di indurre dipendenza legato ai prodotti del tabacco per consumo orale è considerato superiore alla media. Per questi motivi, AT Svizzera propone di eliminare l’attuale Allegato IV LImT e di suddividere i prodotti tra gli Allegati I e III, ma anche di sostituire l’attuale termine «tabacco da masticare» con quello nuovo impiegato nella legge federale sui prodotti del tabacco e sulle sigarette elettroniche (Legge sui prodotti del tabacco, LPTab; RS 818.32), ossia «prodotto a base di nicotina per uso orale», chiudendo così in anticipo qualsiasi potenziale scappatoia legale per i nuovi prodotti a base di nicotina:

  • classificare i prodotti di tabacco riscaldato tra le sigarette convenzionali (Allegato I LImT) e classificare i prodotti a base di nicotina per uso orale e il tabacco da fiuto nella categoria del tabacco trinciato fine e del tabacco per pipe ad acqua.

Eliminare l’attuale Allegato IV LImT permetterà di portare a termine la standardizzazione del modello di tassazione combinata e semplificherà le varie categorie previste dalla legislazione sull’imposizione del tabacco.

AT Svizzera chiede un’imposta combinata su tutti i prodotti a base di tabacco e nicotina, che includa un’imposta minima.

Obiettivo 2: Strutturare l’imposta in modo da proteggere i giovani e tenere conto dei danni alla salute

L’imposizione è una delle misure di prevenzione del tabagismo più efficaci. Un prezzo elevato ha effetto soprattutto sui giovani, poiché li spinge a non fumare o a fumare meno. Si è infatti potuto constatare che se il prezzo al dettaglio aumenta del 10%, la domanda diminuisce in media del 4% circa.

Poiché nell’elaborare l’imposta sul tabacco finora non si è praticamente tenuto conto degli aspetti di politica sanitaria, oggi le aliquote che gravano sui prodotti del tabacco e della nicotina fanno completamente astrazione dal danno potenziale che essi comportano.

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AT Svizzera chiede che i prodotti del tabacco e della nicotina siano tassati nella misura dei rischi sanitari che comportano. Per questo motivo, l’imposta sulle sigarette e sul tabacco trinciato fine, in particolare, va aumentata in modo significativo. L’imposta sulle sigarette elettroniche (e su tutti gli altri prodotti del tabacco e della nicotina) va fissata a un livello elevato, in modo che questa categoria non sia allettante in termini di prezzo per la popolazione giovane e per quella che non fuma. Se gli studi scientifici dovessero confermare che, a lungo termine, le sigarette elettroniche sono meno dannose per la salute rispetto agli altri prodotti da fumo, l’imposta su di esse va fissata sin da ora a un livello relativamente elevato, così che, in caso di modifica, la diminuzione potrà fungere da incentivo a cambiare dalle sigarette convenzionali a quelle elettroniche.

Obiettivo 3: Armonizzare le aliquote dell’imposta sul tabacco per tutti i gruppi di prodotti

Rispetto al livello dei prezzi e al potere d’acquisto, in Svizzera le sigarette sono un prodotto relativamente buon mercato. Per quanto riguarda le sigarette, l’OMS raccomanda di adottare un’aliquota d’imposta complessiva corrispondente ad almeno il 75% del prezzo al dettaglio. In Svizzera questa aliquota è di poco inferiore al 60%. A titolo di paragone: in tutti i paesi dell’UE, così come nel Regno Unito e in Norvegia, la quota complessiva di imposta si situa tra il 75% e il 90%. Fanno eccezione la Germania e il Lussemburgo, dove si aggira attorno al 70%. AT Svizzera propone pertanto di adeguare l’aliquota dell’imposta sulle sigarette e sul tabacco trinciato fine, che è rimasta invariata dal 2013, ossia di:

  • portare a 75% l’aliquota complessiva dell’imposta sulle sigarette e sul tabacco trinciato fine.

L’evoluzione dell’aliquota d’imposta sulle sigarette e sul tabacco trinciato fine sarà guidata dai risultati degli studi scientifici a lungo termine sui rischi sanitari legati al consumo di questi nuovi prodotti e risponderà così agli obiettivi evocati in apertura (proteggere i giovani e tenere conto del danno potenziale). Allo stesso tempo, in questo modo si aprirà un margine di manovra più ampio per definire un’aliquota sulle sigarette elettroniche che possa tenere conto di un eventuale impatto minore sulla salute ma anche distogliere l’attenzione della popolazione giovane e di quella che non fuma da questi prodotti.

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Poiché l’evoluzione dell’aliquota sulle sigarette elettroniche in relazione all’aliquota sulle sigarette convenzionali e il tabacco trinciato dovrà orientarsi in funzione delle future conclusioni scientifiche in merito ai rischi sanitari globali a lungo termine, resta per il momento da vedere se la prima vada fatta convergere verso la seconda.

In sintesi

In sintesi, AT Svizzera propone in questo documento quattro punti chiave per una revisione efficace della legge federale sull’imposizione del tabacco (LImT):

  1. Introdurre un’imposta minima: per proteggere i giovani in modo efficace è indispensabile adottare una forma di imposizione minima su tutti i prodotti contenenti tabacco e nicotina.
  2. Tassare la nicotina: contrariamente alle sigarette tradizionali, i rischi presentati dai nuovi prodotti contenenti nicotina possono variare fortemente da uno all’altro. Poiché in pratica non è possibile determinare i danni potenziali che potrebbe provocare ogni prodotto, la soluzione pragmatica è tassare il contenuto effettivo di nicotina (in relazione al rischio di sviluppare una dipendenza).
  3. Aumentare la parte di imposta a favore del Fondo per la prevenzione del tabagismo (FPT): la prevenzione del tabagismo tiene conto di tutti i prodotti contenenti tabacco o nicotina. La parte di imposta destinata al Fondo va pertanto prelevata su tutti i prodotti contenenti tabacco e nicotina, e non solo su una parte di essi.
  4. Adeguare le aliquote dell’imposta sul tabacco: valutare i singoli prodotti contenenti tabacco o nicotina in funzione dei danni che possono provocare ha come conseguenza un adeguamento delle aliquote d’imposta per i prodotti da fumo tradizionali.

Questi i punti che AT Svizzera considera non negoziabili:

  • Un’imposizione minima di tutti i prodotti del tabacco e di tutti i prodotti della nicotina.
  • Un’imposizione specifica delle sigarette elettroniche in funzione del tasso di nicotina.

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AT Svizzera, ottobre 2024