Verso una Svizzera senza tabacco né nicotina
L’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo (AT Svizzera) è il centro di competenza per la prevenzione del tabagismo in Svizzera. Quale organizzazione mantello in questo ambito, AT Svizzera conta oggi tra i suoi aderenti oltre 50 associazioni. Essa offre ai suoi membri una vasta rete di esperte e esperti, e fornisce loro conoscenze specialistiche sul controllo e la prevenzione del tabagismo. Con i suoi servizi, che sono fondati su dati scientifici consolidati, e la sua rete di contatti, che conta tutti i principali enti attivi su questo fronte, la nostra associazione si impegna per fare in modo che la popolazione svizzera possa vivere in buona salute e liberarsi dalla dipendenza dal fumo. Al contempo, AT Svizzera offre il suo aiuto alle persone che desiderano smettere di fumare e disintossicarsi dalla nicotina.
Purtroppo, gran parte della popolazione svizzera considera ancora «normale» il consumo di prodotti di tabacco e di nicotina. Pertanto, un importante asse strategico di AT Svizzera è attirare l’attenzione su questo aspetto e rimetterlo in discussione (denormalizzazione del consumo). Un’altra priorità del nostro lavoro è la protezione dei giovani: AT Svizzera vorrebbe riuscire a persuadere chi fuma che la migliore soluzione è senz’altro smettere. Infine, la nostra associazione mira a rafforzare la protezione di tutta la popolazione dal fumo passivo.
08.06.2022 |News
Il Consiglio federale risponde a due interpellanze della consigliera nazionale Fehlmann Rielle
La prima delle due interpellanze presentate nel marzo 2022 riguarda una marca di sigarette elettroniche monouso vendute in Svizzera, il cui contenuto di nicotina supera i 20 mg/ml consentiti dalla legge e le cui conseguenze sulla salute sono ancora sconosciute. La seconda concerne l’insufficienza delle avvertenze in merito ai rischi per la salute che figurano su alcune confezioni di snus in circolazione sul mercato svizzero.
Puff Bar: molto amate dai giovani e con concentrazioni di nicotina in parte superiori al limite massimo fissato dalla legge (Foto: AT Svizzera)
Puff Bar: pericolose e in parte illegali
Dal 2020 sul mercato svizzero si possono acquistare sigarette elettroniche monouso della cosiddetta quinta generazione. Questi prodotti, proposti in un’ampia gamma di aromi chimici, sono consumati soprattutto da adolescenti e giovani adulti. Malgrado la legislazione in vigore stabilisca che i liquidi destinati alle sigarette elettroniche non possono presentare une concentrazione di nicotina superiore a 20 mg/ml, da qualche tempo è possibile acquistare anche in Svizzera, via Internet, prodotti della marca Puff Bar che superano di gran lunga questa soglia, con tassi di 50 mg/ml se non addirittura di 60 mg/ml. Il fatto è già stato segnalato alle autorità federali dall’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo.
Nella sua interpellanza, Laurence Fehlmann Rielle (PS) ha chiesto al Consiglio federale quali misure intende adottare per impedire la vendita di queste sigarette elettroniche illegali e per raccogliere dati affidabili sulla prevalenza del consumo. Ha inoltre voluto sapere se, considerato l’impatto ambientale di questi prodotti, il Governo prevede di vietare questi prodotti:
Le avvertenze che figurano sulle confezioni di certi snus sono insufficienti
La vendita di snus è autorizzata in Svizzera dal 27 maggio 2019. La nicotina contenuta in questo prodotto del tabacco comporta numerosi rischi per la salute, legati all’assunzione per via orale. Si sa che lo snus è molto diffuso tra i giovani e negli ambienti sportivi, ma mancano dati precisi per monitorare il fenomeno. Meno gravato da imposte rispetto alle sigarette convenzionali, lo snus è un prodotto a buon mercato.
L’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo aveva già segnalato lo scorso anno alle autorità federali che diverse confezioni di snus in circolazione sul mercato svizzero non presentano le avvertenze in merito ai rischi per la salute previste dall’ordinanza sul tabacco (OTab, RS 817.06) e, pertanto, violano chiaramente la legislazione in vigore.
Poiché, come confermato dall’UFSP, tali prodotti sono tuttora in vendita, l’onorevole Fehlmann Rielle ha chiesto al Consiglio federale quali misure intende adottare per eliminarli dagli scaffali dei commerci al dettaglio e se i distributori verranno sanzionati:
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Protezione dal fumo passivo
La richiesta di ambienti interni liberi dal fumo si basa sulla chiara evidenza dei danni alla salute causati dal fumo passivo. Anche in Svizzera, la ricerca scientifica ha dimostrato gli effetti positivi sulla salute della protezione legale contro il fumo passivo.
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